Hold on, I don’t speak Italian!
Le nostre soluzioni sono denominate “Electric Plaza” e sono state studiate su misura da OneWedge per i bisogni delle flotte elettriche di veicoli commerciali.
La prima di queste Electric Plazas è entrata in funzione il 21 febbraio 2022 a Brandizzo (TO) per la società Teamwork, punto di partenza di un ambizioso programma di installazioni.
La Electric Plaza è stata progettata su misura per le esigenze delle flotte elettriche dedicate alla logistica, ma può essere adattata ai bisogni delle flotte elettriche di qualsiasi tipo.
Perché ?
Mancano solo pochi mesi all’entrata in vigore del divieto di circolazione per mezzi diesel Euro5 nelle grandi città del bacino padano. Inizialmente previsto per il 2023, fu poi prorogato di due anni che scadranno nel settembre 2025 per le autovetture, e nel 2026 per i mezzi commerciali.
In questa mappa sono evidenziati i Comuni piemontesi, lombardi e veneti ove entraranno in vigore queste limitazioni al traffico, particolarmente importante per le flotte, che usano centinaia di migliaia di furgoni <35q.

Secondo UNRAE, a fine 2024 solo un terzo dei furgoni circolanti in Italia era Euro6; certamente le flotte professionali sono caratterizzate da ricambio frequente (sono perciò più moderni della media), ma è questa la ragione che sta spingendo gli operatori ad accelerare la migrazione delle proprie flotte verso la motorizzazione elettrica.
Ma queste enormi flotte devono essere caricate ogni notte: quali sono le risposte possibili?
- DEPOT – installando stazioni di ricarica nei parcheggi dei magazzini; è una soluzione a basso costo e rapida, sicuramente la prima da percorrere… almeno fino a quando c’è spazio (e potenza elettrica) disponibile.
- RETE PUBBLICA – che (contrariamente a quanto dice la propaganda) è piuttosto capillare e sottoutilizzata. Questa ricarica però va fatta durante l’orario di lavoro e mentre il rifornimento tradizionale dura pochi minuti, un pieno (anche ad una stazione fast) richiede almeno tre quarti d’ora.
- DRIVER’S HOME – in sostanza l’azienda installa a casa dell’autista o assegnatario una wallbox, rimborsandogli il costo dell’energia elettrica prelevata. Semplice ed economico ma hai centinaia di mezzi e/o un turn-over di personale elevato, è un bel mal di capo. E se poi per caso autista od assegnatario abitano in un appartamento in città, ciò che era “semplice” diventa subito “complicato”.
Insomma, ciascuna soluzione ha pregi e difetti, ma quello che abbiamo visto nella nostra (ancora troppo breve) esperienza, è che le imprese tendono ad adottare un cocktail di tutte le soluzioni, privilegiando l’una o l’altra a seconda delle situazioni lasciando però scoperta una porzione assai significativa del parco, per il quale nessuna delle tre soluzioni risulta percorribile o conveniente.

È proprio questa la ragion d’essere delle Electric Plaza di OneWedge che completano il mosaico delle soluzioni di ricarica per le flotte: una Electric Plaza risponde al quesito con una soluzione flessibile, che non impegna capitale, scalabile e costruita si misura delle esigenze dell’impresa
Non da ultimo, a tariffe sorprendentemente contenute.
Dove ?
Come decidiamo dove realizzare una Electric Plaza?
La pianificazione riveste un ruolo estremamente importante nel nostro lavoro, perché i nostri finanziatori richiedono i rientri dell’investimento certi e veloci che possiamo offrire grazie all’elevato tasso di utilizzo dei nostri impianti.
Ma come si calcola il tasso di utilizzo (in inglese OR, occupancy rate)? In OneWedge abbiamo deciso di usare la metrica più rigorosa (ed implacabile) cioè il rapporto tra energia erogata e energia erogabile: ad esempio, una stazione di ricarica collegata alla rete di alimentazione elettrica a 20kW che eroga 25.000kWh in un anno avrà un OR di:
25.000 / (20 x 8.760*) = 14,3%
* ore in un anno
I CPO che gestiscono la rete pubblica sanno bene che gli OR di una stazione pubblica sono inferiori all’1%, mentre una Electric Plaza in posizione strategica può superare il 25% (a titolo di informazione, la EP con l’OR più alto finora registrato lavora al 42%).
Dunque capire “dove” è importantissimo, e per farlo OneWedge ha sviluppato un algoritmo chiamato OneWedge Prospector che integrando informazioni geografiche pubbliche e proprietarie può individuare le zone più promettenti.

Questa, ad esempio, è la mappatura realizzata da Prospector per la logistica nei dintorni di Milano con le aree “calde” evidenziate in rosso e azzurro.
Prospector è in fase di beta interna avanzata per Italia e Germania, mentre sono in sviluppo versioni relative a UK, Paesi Bassi, Francia cui seguiranno via via tutti gli altri Paesi.
Il terreno dunque deve avere, oltre alla posizione, altre caratteristiche per essere preso in considerazione, come ad esempio:
- destinazione urbanistica compatibile
- disponibilità di potenza elettrica
- permesso a costruire
Una volta compilata tutta la checklist, il terreno può essere acquisito e la costruzione può iniziare.
Come?
Senza scendere troppo nel tecnico, parliamo ora un po’ di COME sono fatte le Electric Plaza, e cominciamo dalle dimensioni.
Da questo punto di vista esiste una vera e propria discontinuità: se infatti gli impianti in BT (Bassa Tensione) vanno da 20 a 40 stalli di ricarica, quelli in MT (Media Tensione) partono da 150 e possono superare i 1.000 stalli. La dimensione intermedia (tra 40 e 150) infatti non ottimizza gli investimenti, soprattutto per quanto riguarda la cabina di trasformazione.
Da un punto di vista fisico, l’impianto si presenta come un parcheggio con la differenza che, essendo riservato a veicoli elettrici, può essere realizzato senza la necessità di asfaltare gli stalli di sosta/ricarica, in quanto non vi è perdita di liquidi.

Ogni due stalli è installata una stazione di ricarica AC che può arrivare a 22kW di potenza (anche se quasi sempre i furgoni caricano a 7 o 11kW) ed – a discrezione del committente – possono essere previste anche stazioni Fast (di solito da circa 100kW di potenza massima) che servono in caso fossero necessari rapidi rabbocchi.
Trattandosi di impianti non aperti al pubblico sono ad accesso controllato, e le sessioni di ricarica sono abilitate tramite controllo software; quest’ultimo provvede anche a distribuire lungo l’arco di tempo disponibile l’erogazione dell’energia, per evitare onerosi picchi di prelievo.
L’autista parcheggia il mezzo, collega la spina e non deve preoccuparsi di altro: al mattino troverà il furgone carico al 100%, pronto per il giro di consegne.
L’installazione è caratterizzata da accorgimenti volti a minimizzare (se non proprio eliminare) il rischio di sessioni interrotte: da batterie tampone per sospendere le sessioni in caso di mancanza di tensione, all’hardware interamente realizzato in metallo, alle protezione con riarmo automatico, alle linee di comunicazione ridondate per non perdere la connessione con i server dove gira il software di controllo, tutto è pensato in funzione di uno scenario d’uso “mission critical”: se un consumatore, trovando una stazione fuori servizio semplicemente si reca a quella successiva, un furgone cliente di una Electric Plaza che non carica durante la sosta, al mattino non può lavorare: una prospettiva radicalmente diversa.
Quanto?
Offrire un parametro economico che valga per tutte le situazioni è naturalmente impossibile, perché bisogna tenere conto di:
- la posizione geografica
- la percorrenza dei mezzi
- il prezzo di mercato dell’energia elettrica
Inoltre, il valore assoluto può non esprimere il valore espresso dalla soluzione Electric Plaza; in effetti, preferiamo ragionare in termini di risparmio rispetto allo scenario base, rappresentato dal costo di esercizio a gasolio.
Per illustrare il potenziale della soluzione, vediamo un caso esemplificativo; le ipotesi considerate per questo esercizio sono:
- costo gasolio: €1,60/lt
- costo EE: €180/MWh
- percorrenza: 30.000km/anno

In tali ipotesi, il costo di esercizio del furgone elettrico risulta inferiore di quasi il 30%
Ovviamente, scenari diversi porteranno a risultati diversi, ma l’esempio serve a dimostrare quale sia il potenziale di risparmio rappresentato da una Electric Plaza.
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