L’Ente di riferimento è il GSE, e la normativa il decreto ministeriale del 28 dicembre 2012.
In soldoni la cosa funziona così:
- lo Stato riconosce un Titolo di Efficienza Energetica (o TEE o certificato bianco) per ogni TEP (tonnellata equivalente di petrolio) di energia generata senza inquinare. 1 TEP = 11.630 kWh
- lo Stato inoltre impone agli operatori energetici (soggetti obbligati) il raggiungimento di certi obiettivi volti che sono a loro volta funzione degli obiettivi internazionali (es. Protocollo di Parigi) sottoscritti dall’Italia.
- è ammessa inoltre la partecipazione di soggetti volontari (imprese che rispondono a certi requisiti – in primis il fatto di avere in organico un Energy Manager) che possono realizzare progetti di efficientamento energetico che vengono certificati dal GSE e AEEG, cui viene assegnato un valore in numero di certificati bianchi. Per fare un esempio pratico (semplificando i calcoli), una vettura che percorra 30.000 km / anno, una volta trasformata in elettrica, realizza un risparmio annuale di circa 30.000/6 (km/kWh) = 5,000 kWh ovvero circa 0,5 TEP.
- i soggetti volontari possono vendere i loro certificati bianchi ai soggetti obbligati che raggiungono gli obiettivi loro assegnati anche grazie a questi acquisti, ad un prezzo determinato da una specie di “borsino” dedicato. Il valore di 1 TEE oscilla intorno ai 100 euro.
AGGIORNAMENTO 18/9:
Alcuni Lettori mi segnalano che il valore del TEE (che sopra ho indicato in “circa 100 euro”) ultimamente sta oscillando in modo significativo, e vale adesso circa 300 euro.
Le ragioni sono diverse e piuttosto tecniche e anziché addentrarmi in una spiegazione che è molto complessa, preferisco linkare un articolo che tratta il tema in modo – a mio parere – molto completo.