Vedo su Quattroruote (certamente non la rivista più ideologicamente a favore della Mobilità Elettrica esistente in Italia) un articolo che mi colpisce:

in sostanza un servizio gratuito che regalerà al cliente quella che in gergo borsistico si definisce una “put” option, ovvero la facoltà di rispedire al mittente la vettura ad un prezzo deciso da un ente super partes, iniziativa molto simile a quella lanciata da BMW pochi giorni fa.
Ovviamente ci saranno mille clausole e clausolette, ma la sostanza è dirompente: qualcuno deve mettere a bilancio una minusvalenza che non è facile valutare, ma se il diesel rappresenta circa il 45% di 3.4M di vetture del valore medio di quasi €30k, stiamo parlando di una liability di riacquisto che, per la sola Germania, vale quasi 4 miliardi di euro AL MESE!!!! Ovviamente non sui tratta di cespiti che non valgano più nulla, ma basta che il loro valore venga abbattuto di qualche punto percentuale per fare danni enormi. Per non parlare di tutte le aziende di Noleggio a Lungo Termine, che hanno in pancia decine e decine di migliaia di contratti la cui rata è basata su una ipotesi di valore residuo finale che potrebbe rivelarsi parecchio ottimistica.

E ci sono pettegoli che dicono che una misura simile possa essere allo studio in tutti i grandi mercati europei, moltiplicando il problema almeno per un ordine di grandezza.
Bisognerà proteggersi in qualche modo da una tempesta che potrebbe far sembrare le bolle immobiliari o di Internet brezze primaverili al confronto: proprio le enormi dimensioni del mercato automobilistico (che spiegano la sua enorme inerzia) fanno anche sì che anche minimi spostamenti possano causare danni enormi.
Insomma, le dimensioni contano!