La mia Hyundai Kona MY18 64kWh, comprata il 4 luglio 2019, compie 6 anni, che casualmente coincidono anche col traguardo dei 300.000km di percorrenza: significativo per qualsiasi automobile (non solo elettrica) e raggiunto senza sostanziali grattacapi se si esclude, (proprio in questi giorni) un guasto all’aria condizionata (€1.890, gasp!): ho ancora le pastiglie dei freni originali, e gli ultimi treni di gomme (estive ed invernali) hanno ampiamente superato i 50,000km di percorrenza ciascuno, forse anche grazie alla scelta di puntare di gomme di qualità, nonostante il loro maggior costo.
Anticipando la domanda di qualche lettore, dirò subito che l’auto ha subito in gioventù ben due richiami in garanzia con sostituzione della batteria di trazione; l’ultimo è avvenuto a Luglio 2022, e da allora l’auto ha percorso circa 165.000km; la batteria ad alta tensione è comunque ancora in buona forma: il test sulla salute della batteria fatto con Power Check Control mostra ancora oltre il 95% di capacità residua, il che mi assicura quasi 500km di autonomia.

Il resto delle mie considerazioni e statistiche si riferiscono d’ora in avanti agli ultimi centomila km, cercando di evidenziare differenze con le due precedenti frazioni di uguale percorrenza, delle quali ho dato conto in post precedenti:
La terza frazione di 100.000km ha richiesto 636 giorni di uso, in linea con i 593 di quella precedente ma non coi 1.642 della prima, enormemente dilatata a causa della pandemia.
Questi i dati analitici:

Provo ad approfondire qualche dato, mettendo a confronto in ciascun caso le tre frazioni:

La quota di percorrenza in autostrada è calata: è infatti un paio d’anni che – ahimé – ho rinunciato per ragioni organizzative familiari al soggiorno estivo in Sicilia (che però riprenderà da quest’anno) con conseguente diminuzione anche dei rifornimenti fuori casa, scesi in questa terza frazione sotto il 10% del totale.
Un po’ più complesso è il discorso sulla spesa totale, che risente della variabilità dei prezzi di acquisto, in parte sterilizzato grazie all’andamento gemello del prezzo di vendita del fotovoltaico: il costo di 100 km è calato sia per il gasolio che per l’elettrico mentre rimane più stabile il costo al netto dei conferimenti da fotovoltaico.

La forbice del risparmio non è cambiata molto, sia in termini percentuali che in assoluto: percorrendo questi terzi 100.000km, infatti, ho risparmiato €10.112, contro gli €11.093 dei secondi centomila (ma meglio degli €8.895 risparmiati nei primi 100.000).

Ormai posso affermare che nel mio caso il risparmio derivante dall’uso dell’auto elettrica rispetto a quella a gasolio è del 65% (senza fotovoltaico) e dell’80% (con il fotovoltaico).
Particolarmente interessante è l’andamento mensile dei consumi che beneficia della minore percorrenza autostradale (si vede bene la mancanza del “buco” agostano così evidente nella linea rossa dei secondi centomila), ma forse anche di qualche aggiornamento software o di un miglioramento nello stile di guida (più risparmioso), che ha portato l’autonomia media dai 421km dei primi 100.000 ai 443 dei secondi ai 471 di quest’ultima frazione.

Posso dunque dire che, contrariamente a quanto avviene per un’auto termica, la mia auto elettrica…. migliora con l’età! Sarebbe interessante sapere se si tratta di un fenomeno generalizzato o invece è una fortunata eccezione: fatemi sapere nei commenti le vostre esperienze.
Si conferma in conclusione il basso costo operativo di un veicolo elettrico che, oltre a consumare poco, richiede anche poca manutenzione; prossimamente prevedo di affiancare alla indistruttibile Kona un’altra vettura elettrica, soprattutto per i viaggi più lunghi e con bagagliaio più capiente, il che farà rallentare il ritmo di percorrenza annuale di quest’auto che IMHO ritengo in grado di raggiungere senza difficoltà il mezzo milione di km !