Sveglia presto, stamattina: devo essere a Rivoli, nei dintorni di Torino per un appuntamento e devo partire di buon’ora.
Google mi dice che devo fare circa 177 km: partendo da Pavia evito la tangenziale di Milano, mi infilo sulla A7 e da lì sulla A4; purtroppo il traffico del mattino è imprevedibile e mi accorgo che una strozzatura mi farà perdere un po’ di tempo, mettendo a rischio la mia puntualità.
Dunque accelero fino al limite di velocità (*ahem* assolutamente MAI oltrepassato *ahem*) per recuperare un po’ di tempo, e a questo effetto si somma un freddo inaspettato: quando parto infatti ci sono 4 °C e la temperatura resta ostinatamente sotto i 10 °C fino alle porte di Torino.
Complice questi due effetti, arrivo a destinazione (con sette minuti di anticipo :-D) avendo consumato il 56% della mia batteria: il computer di bordo dell’auto mi illude dicendomi che ho ancora 200km di autonomia, ma so che mente perché tiene conto dei consumi dei giorni scorsi; quando riparto dunque in teoria avrei bisogno di rifornirmi perché dovrò fare a ritroso la stessa identica strada che ho fatto all’andata.

Non sono del tutto convinto, ma soprattutto non ho voglia di fare uno stop che non è indispensabile: a quest’ora la temperatura si è alzata e non ho la fretta che avevo all’andata; avvio allora Power Cruise Control e gli chiedo se ce la posso fare con una guida un po’ attenta. PCC mi risponde che basta che stia sotto i 120 km/h e arriverò con circa 5 kWh di carica rimasta, cosa che esattamente si verifica.
Dunque non abbiate il braccino corto e accattatevillo: forse non userete PCC ogni giorno, ma quando serve, vi salva la giornata !