Bloomberg qualche giorno fa ha fatto questo servizio su Tesla con il titolo “ad effetto” del mezzo milione all’ora:
https://www.bloomberg.com/…/tesla-is-blowing-through-8-000-…
In effetti quando Tesla in Agosto collocò sul mercato obbligazioni per 1,5 miliardi a poco più del 5% i dati mostravano un “burn-rate” (il tasso a cui si consuma la cassa) di circa 500 milioni al trimestre; allora Tesla aveva in cassa 3 miliardi, che più quello derivanti dalle obbligazioni fanno 4,5.
Se il consumo è ora aumentato da 0,5 a 1 miliardo al trimestre, complice la rampa di produzione della Model3, è logico che di quei 4,5 miliardi dopo un anno sarà rimasto pochissimo.
Io però ho conosciuto da vicino un’altra azienda che si trovò in questa situazione, un altro imprenditore rockstar a cui le Borse hanno creduto anche quando non aveva alcun senso, anche quando i quant di mezzo mondo dicevano che era assurdo, ma a cui la storia ha dato ragione: Amazon.
Insomma Elon Musk è come Jeff Bezos?
Ha molte delle stesse caratteristiche, ma quella più importante è ha capito che i mercati VOGLIONO una rivoluzione nell’auto così come vent’anni fa la volevano nel retail.
La vogliono perché sono sconquassi dove migliaia di miliardi cambiano percorsi e immensi settori industriali vengono rivoltati sottosopra e le Borse sanno che è in queste situazioni che si fanno i soldi.
Dunque, secondo me, se Musk finirà i soldi ne chiederà altri e glieli daranno, perché i mercati sanno che se permettono ad una Casa tradizionale di “papparsi” Tesla non ci sarà nessuna rivoluzione.
2 risposte a "Tesla: andrà peggio prima che vada meglio"