Le nostra vacanze di quest’estate sono state funestate da una serie di piccoli contrattempi familiari che – come non bastasse il Covid – le hanno ridotte ad una sola settimana: non volendo rinunciare a qualche giorno di mare (anche perché avevamo già prenotato e pagato i soggiorni) siamo stati costretti a ridurre al minimo i tempi di viaggio, facendo (cosa che non facevo più da almeno 30 anni) la mitica “tirata unica”:
- Partenza (ore 14:25) da Lardirago (PV). L’auto è completamente carica, a bordo siamo in due ma abbiamo il bagaglio di 4 persone, perché una coppia di amici ci raggiungerà in aereo in Sicilia.
- Prima tappa (16:57) a Barberino del Mugello, per trovare di che far merenda tocca arrivare al McDonald’s. In 53 minuti carichiamo 39 kWh.
- Seconda tappa (20:15) a Magliano Sabina, dove ci concediamo una bella cena nel ristorante adiacente la stazione di ricarica. In un’oretta carichiamo 40 kWh, ma la cena dura di più.
- Terza tappa (1:15) a Fisciano; la stazione è collocata in un parcheggio deserto dove ne approfittiamo per un pisolino. Carichiamo 61 kWh.
- Quarta tappa (6:08) a Rende, carichiamo 37 kWh.
- Quinta tappa (8:45) a Bagnara Calabra, … il sonno si fa sentire! Carichiamo 29 kWh.
- Sesta tappa (14:47) a Messina; questa tappa non sarebbe strettamente necessaria, ma decidiamo che è meglio cercare di arrivare con l’auto carica; nel frattempo abbiamo anche atteso il traghetto, passato lo stretto pranzato e ci siamo sbafati la granita d’ordinanza. Obiettivamente qui si poteva far meglio come tempi, ma siamo tranquillamente in tabella. Carichiamo 22 kWh.
- Arriviamo a Pettineo dai miei cugini alle 16:27 con circa 44 kWh residui.
La percorrenza totale è stata di 1.440 km in 26 ore comprese soste e traghetto; abbiamo viaggiato sempre con l’A/C accesa e alle velocità autostradali consentite dal traffico; nel complesso abbiamo consumato circa 248 kWh ovvero 5,8k/k.
