Immatricolazioni febbraio 2022

La tempesta perfetta è arrivata: come se non bastasse il Covid e le difficoltà produttive, ora ci abbiamo aggiunto la promessa di incentivi e persino la guerra.

C’è da meravigliarsi che qualcuno ci abbia ancora messo piede, negli autosaloni!

Il bollettino di guerra non risparmia nessuno e se ormai al -37% e -31% di diesel e benzina siamo abituati, sorprende il -7,5% delle ibride a ciclo chiuso e il -8,2% delle elettriche. L’unico (piccolo) segno positivo lo fanno registrare le ibride plug-in che riescono ad immatricolare 500 vetture più dell’anno scorso.

E, fino a che non si apriranno le prenotazioni per gli incentivi (in un Paese normale li annunci quando li rendi disponibili, a noi piace la suspense…) la musica non cambierà, rendendo ogni previsione un esercizio futile che perciò sospenderemo fino a quando il polverone non sarà passato; i grafici comunque parlano da soli.

La tempesta non risparmia neppure la classifica per modelli: si consegna quel poco che c’è a chi ne ha talmente bisogno da non poter aspettare un mese o due, e infatti in classifica si vedono o rivedono nomi insoliti: dietro le 509 unità di 500e e le 297 Smart troviamo ben 223 Tesla Model Y, 112 Audi Q4 e 101 BMW i4 (molte delle Audi e BMW destinate alle concessionarie, immagino) mentre “spariscono” le 88 Renault Twingo e le 61 Dacia Spring.

Purtroppo la classifica delle prime 10 rappresenta sempre meno un mercato ormai abbastanza ricco di scelte: se un anno fa la top ten rappresentava l’85% delle immatricolazioni, oggi questa quota è scesa al 62% e sicuramente diminuirà ancora.

Un po’ diversa appare la situazione del parco ripartito tra gruppi: Stellantis e Renault continuano a oscillare poco sotto e poco sopra il 20%, Volkswagen si avvicina (lentamente) al 10% quota verso la quale stanno invece scendendo (abbastanza velocemente) Tesla e Smart.

Non resta che calcare in testa l’elmetto e aspettare che passi la buriana.


2 risposte a "Immatricolazioni febbraio 2022"

  1. In ogni caso, la notizia è positiva: si vendono meno auto e la quota delle elettriche non è stata ripresa dalle termiche, anzi.
    Ormai siamo davanti ad un tracollo irrecuperabile per le auto a combustibile.

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