È questa una variazione su un tema che abbiamo già trattato, quello dell’energia, con l’aggiunta di un dettaglio interessante: sembrerebbe che chi ha finora negato che esista una emergenza clima sia diventato “più lealista del Re” !

Al 2050 il cambiamento climatico porterà a un aumento del consumo di energia per il raffreddamento degli ambienti tra l’11 e 27%, se il riscaldamento sarà modesto, e tra il 25 e il 58% se il riscaldamento sarà elevato.
Quattroruote, 27 Giugno – Carlo Cavicchi
L’articolo cita i risultati di uno studio(*); non potendo leggerlo, non siamo in grado di capire come siano stati fatti questi calcoli, e dunque li prenderemo per buoni.
Un po’ meno buona è la conclusione a cui giunge Cavicchi: aggiungendo a questi consumi quelli delle EV, ce la faranno le centrali attuali oppure bisognerà ritornare al nucleare?(**)
Quanto consumano i condizionatori?
Terna ci dice che i consumi italiani (302 TWh nel 2017) sono così ripartiti:
- Agricoltura = 5.990 GWh
- Industria = 125.524 GWh
- Terziario = 104.874 GWh
- Domestici = 65.491 GWh
Ora, dentro ciascuna di queste grandi categorie una parte dei consumi riguarda già il condizionamento degli ambienti; in mancanza di dati ufficiali, abbiamo provato a ipotizzare queste percentuali che sembrano ragionevoli:
- Agricoltura = 0%
- Industria = 2%
- Terziario = 10%
- Domestici = 30%
ottenendo un totale di circa 32.645 GWh all’anno; se ora applichiamo a questi consumi la percentuale massima prevista dallo studio, e cioè il 58%, l’incremento di consumo di qui al 2050 risulta pari a circa 19.000 GWh l’anno, ovvero circa il 6,3% del totale attuale senza naturalmente tenere conto di miglioramenti tecnologici che – da oggi al 2050 – potrebbero abbattere in modo assai significativo questi valori.
Ripartendo questo 6,3% sui 31 anni che ci separano dal 2050 si giunge ad un incremento presunto annuale medio, nel peggiore dei casi, pari allo:

Certo che, visti in questo modo, i dati prendono tutto un altro aspetto: difficile farci su un titolo fragoroso, soprattutto considerando che dal 2008 ad oggi questi stessi consumi sono calati di circa il 12%!
E se vi fosse effettivamente una crescita della domanda? A costo di spoilerare l’intera vicenda, riveliamo a Cavicchi un segreto che solo noi conosciamo(***): nell’evenienza non ci sarà bisogno di riesumare le centrali a carbone o nucleari, perché si potranno mettere in linea… centrali FER !
(*) cit.: “[…] dice l’agenzia Adncronos riportando gli studi combinati dell’International Institute for Apllied System Analysis (Austria), l’Università Ca’ Foscari (Italia) e la Boston University (Usa).”
(**) ho riassunto la prosa un po’ troppo ricca di domande retoriche
(***) abbiamo esagerato? OK, forse lo sa anche qualcun altro…
Se teniamo anche conto del potenziale sull’efficientamento energetico degli edifici, quasi tutti da efficiente in Italia, non oso ipotizzare un bilancio con meno consumi rispetto ad oggi.
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