Dopo aver confrontato Kona e ID.4, oggi, sempre in vista di un possibile “upgrade”, la confronto con la sorella maggiore Ioniq5 che Hyundai Italia mi ha gentilmente prestato; l’ultimo articolo di questa serie confronterà direttamente le due candidate.
Preferisco la Kona per:
- Scatto – praticamente la stessa potenza con 350 kg di meno fanno differenza
- Maneggevolezza – Ioniq è lunga e larga, nelle vie del centro di Roma bisogna fare attenzione
- Porta di carica sul muso – trovo più facile “prendere la mira”, e in un paio di casi ho dovuto parcheggiare di traverso per arrivare alla stazione di ricarica
- Il funzionamento delle palette del regen, graduale ma progressivo
- Consumi sempre imbattibili, anche grazie alla massa minore
Preferisco la Ioniq5 per:
- Ricarica a bomba: lo spettacolo della ricarica a 180kW alle Ionity è unico, anche se nella vita di tutti i giorni non è poi così importante
- Abitabilità: davvero grande e comoda, davanti ma soprattutto dietro
- Plancia meno plasticosa, materiali migliori, pur essendo ancora lontani dalla qualità che ci aspetterebbe guardando il solo prezzo
- Insonorizzazione e comfort di guida fantastici
- Ponte centrale super-ergonomico, permette di uscire dalla porta opposta senza contorsioni anche ai miei 190cm x 100kg, e offre a mia moglie il luogo ideale dove riporre la borsa (ci sta persino la mia)
- Frunk ampio (anche se nella versione 4×4 che interesserebbe a me diventa assai più piccolo)
Della Kona non mi piace:
- interni “plasticosi” (anche quelli della Ioniq5 lo sono, ma molto meno)
- tasti, tastini e tasterelli: troppi e troppo cheap
- altezza da terra troppo ridotta: tocco uscendo dal mio cortile
- HUD patetico, inutilizzabile
- ponte a due livelli e posto di guida in generale un po’ sacrificato per la mia altezza
- la mancanza di una versione a trazione integrale
Della Ioniq5 non mi piace:
- Le maniglie esterne: quelle della Kona sono perfette e non c’è nemmeno bisogno del telecomando per aprirla. Per correre dietro alla moda delle maniglie a scomparsa queste sono pessime (almeno con i miei problemi di artrite).
- Bagagliaio ampio, sì, ma poco profondo, e togliendo il piano, il fondo diventa molto irregolare.
- Non c’è modo di fissare il telefono in posizione pratica, rendendo obbligatorio l’uso di Android Auto. Le bocchette di areazione sono rientrate rispetto alla plancia e non è possibile fissare i classici supporti magnetici, l’ennesima battaglia della guerra tra auto e telefono che le auto non possono vincere.
- Lo spigolo sinistro del bordo inferiore della plancia, che sembra progettato esclusivamente perché io ci picchi contro il ginocchio (perché non arrotondato come il destro? Mah…).











