Parte con una frenata il 2022 dell’auto, lasciando sul terreno oltre un terzo delle immatricolazioni rispetto ad un anno prima: come al solito le motorizzazioni fossili quasi dimezzano ancora le preferenze, solo in parte compensate dalla crescita delle ibride.
Meglio fanno le auto alla spin: sia plug-in che BEV crescono a buoni ritmi ma lontani dal raddoppio che avevamo visto nel corso dell’anno scorso, probabilmente per effetto delle difficoltà produttive, dato che è ancora decisamente troppo presto per toccare con mano l’effetto “depressivo” che potrebbe avere la mancanza di incentivi.
Comunque sono state immatricolate 3.638 elettriche, il 47% in più dell’anno scorso, valore che mantiene la crescita nei 12 mesi al di sopra, sia pure di poco, della soglia del raddoppio.

Come si vede, il tendenziale della curva mostra già un discreto gap col valore che ho pronosticato solo il mese scorso: i prossimi mesi ci diranno se ci sia la possibilità di ritornare in carreggiata su valori più elevati o meno.
Tra i modelli continuano ad andare forte le piccole Spring (656) 500 (548) e Twingo (298) ma subito sotto il podio è tornata la Zoe (230) che a dicembre era addirittura uscita dalla Top Ten, e via via le altre. Ritorniamo a vedere anche la Mach-E che immatricola 71 unità, mentre sono fuori dalla top ten le coreane e Tesla.

Torna a calare leggermente la forchetta al vertice tra Renault e Stellantis. così come la lenta marcia di avvicinamento di Volkswagen su Tesla, anche se dobbiamo sempre ricordare che questi valori sono basati solo sulle vendite dei primi dieci modelli, e dunque potrebbero non essere uno specchio perfettamente fedele della realtà.