L’energia è materia complessa: pur avendo dedicato ad essa la mia carriera accademica sono ben conscio che l’argomento è talmente vasto ed oggetto di innovazioni rapide da rendere difficile sapere “come stanno davvero le cose”.
Non posso certo pensare di risolvere questo problema nel suo complesso, ma è possibile dare un piccolo contributo mettendo in fila qualche ragionamento quantitativo basato su dati affidabili e cercherò di farlo in una serie di post che iniziano con questo.
Quanta CO2 si risparmia?
1 kWh da rete nazionale = 335 g CO2 (Fonte: Rapporto ISPRA – dato 2016) perciò dividendo per il consumo chilometrico (Fonte: spritmonitor.de) 335/6.25 =
54 g/km
(emissioni carboniche di 1 km percorso con un veicolo elettrico)
Il calcolo per un motore endotermico è un po’ più complicato, in quanto deve comprendere anche le emissioni legate all’estrazione e raffinazione del prodotto petrolifero (Well-to-Tank o W2T) e non solo quelle dovute alla sua combustione (Tank-to-Wheel o T2W), e per farlo useremo i dati riferiti agli USA.
STIMA EMISSIONI CARBONICHE W2T
- Totale Greenhouse Gas USA 2014: 5.500 Mton (Fonte: EPA)
- Quota industria estrattiva e di raffinazione: 10% ovvero 550 Mton = 550.000 Ggr (Fonte: EPA)
- Quota produzione benzina su prodotti finiti = 19/35 = 54%
- Emissioni riferibili a produzione benzina: 550.000*54% = 297.000 Ggr
- Produzione benzina (2014) 0,8G barili * 159lt = 127 Glit (Fonte: EIA)
- Emissioni per la produzione di 1 lt. benzina: 297.000/127 = 2.338 g/lt
Ora possiamo fare il calcolo completo: se la nostra vettura endotermica (che ipotizziamo faccia 15 km con un litro) viaggiando emette 110 g/km, bruciando 1 litro di benzina il totale è 2.338 (W2T) + 110*15 (T2W) = 3.988 g / 15 km =
265 g/km
(emissioni carboniche di 1 km percorso con un veicolo endotermico)
La differenza è dunque pari a 266 – 54 = 212 g/km; dato che la vettura media in Italia percorre circa 11.000 km/anno, il beneficio per ciascun nuovo veicolo che passa da endotermico a elettrico è di 11.000 * 212 = 2,3 ton CO2/anno.
Sappiamo che il totale delle emissioni di CO2 in Italia in Italia (Fonte: Isprambiente) è di circa 419 Mton, dunque l’ipotetica conversione di metà del parco circolante abbatterebbe questo totale di circa il 2,3*40/2= 46, un valore che sarebbe sufficiente (senza altri interventi) a permettere all’Italia di raggiungere il target di emissioni suggerito dalla Commissione Europea per il 2030, ovvero 370 Mton / anno. (Fonte: Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile – Dossier Kyoto 2013)
Post-Scriptum 11/9/2017 – vetture a Metano
Dopo un po’ di ricerche ho trovato questo ponderoso studio realizzato qualche anno fa dalla TIAX LLC per la California Energy Commission.
A pagina 34 dello studio si trova un grafico piuttosto chiaro che raffronta le emissioni (in grammi / miglio) del metano rispetto alla benzina:
Legenda: CNG = Compressed Natural Gas – LNG = Liquid Natural Gas – RFG = Reformulated Gasoline – VOC = Volatile Organic Compounds
Come si vede, dunque, il metano presenta vantaggi significativi sulle emissioni di VOC (principalmente benzene) che si riducono di due terzi rispetto alla benzina, ma NON rispetto al monossido di carbonio ed ai NOx, le cui emissioni sono praticamente identiche.
L’intero ciclo di vita
Le emissioni nell’intero ciclo di vita (calcolando cioè anche la produzione della vettura) sono invece state calcolate in questo studio e riassunte in questo grafico:
La situazione dell’Italia (con circa il 30% del consumo energetico proveniente da rinnovabili è a metà strada tra la media europea e l’ottimo dato francese.
Per cortesia, decidi se il punto “.” è un separatore di decimali o di migliaia. Da un lato scrivi 12.000 km all’anno e dall’altro 2.5 ton. In italiano si assume che la virgola sta per i decimali e il punto per le migliaia, se vuoi la massima chiarezza, usa la virgola per i decimali e uno spazio per le migliaia.
Il 15 in questa formula da dove salta fuori? “2.338 + 110*15 = 3.988 g / 15 km”
Stai assumendo che un’auto faccia 15 km con un litro? Allora scrivilo.
Infine, la tua stima sulle emissioni di CO2 legate alla produzione di benzina mi sembra esagerata. Un litro di benzina, bruciando, emette 2,35 kg di CO2 (tank to wheel) secondo le tue stime, ne emette altrettante per la produzione (well to tank). Se guardi le ricerche esistenti sull’argomento, vedrai che le emissioni WtT sono stimate attorno al 20% del totale, non di più.
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Ho corretto i refusi nell’uso della punteggiatura. Quanto alle stime W2T, onestamente ho ricontrollato le mie fonti e mi sembrano attendibili, dunque per ora lascio i numeri come sono
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Le fonti possono anche essere corrette, ma bisogna capirle. Il 10% che citi si riferisce a tutta l’industria estrattiva e di raffinazione. Ma mica che i suoi prodotti sono dedicati solo al trasporto! Nella stessa torta vedi che i trasporti rappresentano il 14% delle emissioni. Ergo, del 90% di emissioni non dovute all’industria petrolifera, 14/90 sono da attribuirsi ai trasporti. Quindi quel 10% va moltiplicato per 14/90. Perché il resto va ai prodotti petroliferi usati per scaldarsi, arare i campi e far girare le industrie.
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Ma no! Da un barile di petrolio si producono 19/35 di benzina e 12/35 di diesel (link Rischiocalcolato); io ho tenuto conto SOLO della benzina proprio per eliminare gli usi “non autotrazione” (a meno che nei campi nella tua zona gli agricoltori usino la super…). E’ chiaro che si tratta di una approssimazione, ma casomai per difetto
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Temevo questa risposta. Non posso aiutarti oltre.
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L’arroganza non ti farà avere ragione: totale emissioni * share della benzina / n° litri prodotti Non c’è proprio nulla da interpretare, ma solo da fare una divisione.
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Quanto al tuo aiuto – beh, me ne farò una ragione…
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Non è questione di arroganza, ma di tempo libero. Ti ho dato due link che fanno stime di WtT che sono un decimo delle tue. Ti do’ anche la chiave per trovare l’errore. E mi accusi di arroganza. Dimostrando appunto che sto perdendo tempo.
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Beh, evidentemente non sono riuscito a chiarire cosa cerco di fare con questi post. Cerco di raccogliere dati di base da fonti indipendenti per arrivare a stime credibili. Posso senz’altro commettere errori (e chi non ne commette?) ma se vuoi correggerli (e te ne sarò grato) dovrai adattarti a queste regole. Se no hai ragione tu, stai perdendo tempo. I due link ENUNCIANO dati ma non spiegano assolutamente come siano calcolati, né riferiscono fonti dunque – per me – non sono di aiuto.
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http://www.lowcvp.org.uk/initiatives/leb/TestingandAccreditation/WTTFactors.htm
https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.pnas.org/content/early/2016/11/08/1607475113.full.pdf&ved=0ahUKEwishMOMkcnTAhVGVxQKHQ6ED1I4ChAWCB0wAQ&usg=AFQjCNFi9GmnPwVELG_ugNAyeffhu3jZbg&sig2=1Do9szbOxiIBxMXpVXqlcg
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